Un americano a Roma

indy-roma 08.06.2007 17:45 Themen: Globalisierung Militarismus
Se fossimo nel Texas diremmo che Bush è benvenuto come una puzzola nel sacco a pelo...
Tappandosi il naso, Roma riceve la visita di un "Giorg Dabliù" debilitato, reduce da un G8 inutile,
ansioso di sbrogliare "l'affaire dal Molin" e di saldare l'amicizia con un papa che rischia di soffiargli il primato della conservazione. Un "tour de force" all'amatriciana, per incontrare Prodi e il governo, ma durante il quale non potrà sottrarsi alla visita del questuante di turno, quel bellimbusto di Silvio B. che non è ancora stato capace di portare a compimento il PNAC in salsa brianzola.

Ma si tranquillizzi chi continua a credere che il nostro paese sia succube dello strapotere yankee:
ci penseranno le buone ambascie di Massimo D'Alema a chiarire che l'Itaglia non è suddita di nessuno, come dimostra il ruolo che il "Bel Paese" si è ritagliato nella campagna d'Afghanistan.

Il presidente texano, figlio di un pessimo padre, è convinto che dopo aver calpestato l'equilibrio del pianeta, disprezzato i diritti umani e trascinato milioni di persone in una guerra ignobile, possa tranquillamente passeggiare per le vie di Trastevere... "Sorry George", quello è un lusso che non ti puoi permettere, neanche dopo aver costretto il prefetto Serra e tutte le forze di polizia agli straordinari, blindando un'intera città. Con l'antipatia e l'insofferenza che raccogli a Roma è meglio barricarsi in ambasciata.

Uniche a giovare indirettamente delle "vacanze romane" dello zio Giorg sono studentesse e studenti, le cui vacanze sono state anticipate all'8 giugno, per evitare che le goliardate dell'ultimo giorno di scuola possano confondere le forze dell'ordine.

Nei giorni precedenti la visita, in città sono state varie le mobilitazioni, le azioni di protesta e le iniziative [1,2,3] per preparare a Mr Bush una degna accoglienza. Alcune sono state anche impedite mentre da segnalare la tirchieria delle Ferrovie (ex) dello Stato, pronte a negare la tariffazione speciale pur di impedire una partecipazione di massa al corteo.

Il 9 giugno Roma urla a più voci che Bush jr non è persona gradita...
I tempi sono cambiati, George; Nando Moriconi non abita più qui.


Info mobilitazioni:
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